Cento vittime sul lavoro al mese da moltiplicare per dodici. Dal 2022 a oggi 1.208 lavoratori hanno perso la vita a causa del lavoro, e per raggiungerlo in itinere. Nei primi otto mesi di quest’anno i morti sono 657. Sono i dati comunicati ieri dall’Inail, nel suo rapporto annuale, che raccontano la storia della tragedia quotidiana
Nei primi 8 mesi del 2023 si registrano 383.242 denunce di infortunio, in calo del 20,9 per cento rispetto allo stesso periodo del 2022 e dell’8,1 per cento rispetto al 2019, anno pre-pandemia. Le denunce con esito mortale sono 657, in calo rispetto al periodo gennaio-agosto 2022, e rispetto al 2019. Sono stati invece 817 i lavoratori deceduti nel 2022 con riconoscimento di malattia professionale, di cui 161 per silicosi/asbestosi.
Sono, in sintesi, i dati anticipati dal commissario straordinario dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo, in occasione della Relazione annuale 2022 presentata a Roma.
Le denunce di malattia professionale, sempre nei primi otto mesi dell’anno, sono 48.514, con un aumento del 23,2 per cento rispetto allo stesso periodo del 2022. L’incremento è del 18,2 per cento rispetto al 2019.
7,3 mln in prestazioni sanitarie fornite nel 2022
Nel 2022 l’Inail ha fornito circa 7,3 milioni di prestazioni sanitarie per infortuni e malattie professionali, mentre le prestazioni per ‘prime cure’ effettuate presso i 128 ambulatori dell’Istituto sono state più di 521mila. È quanto emerge dalla relazione annuale 2022 dell’Inail presentata oggi a Roma.
Inail, nel 2022 scoperti 43.500 lavoratori irregolari. Oltre 2.200 in nero, recuperati 93 milioni
Nel 2022, le aziende ispezionate, individuate attraverso il sistema di business intelligence, che ha consentito di indirizzare efficacemente l’attività di vigilanza, sono state 9.267. Grazie ai controlli sono stati regolarizzati 43.583 lavoratori, di cui 2.234 in nero, e sono stati accertati e richiesti premi per oltre 93 milioni di euro. I 210 ispettori dell’Istituto (nel 2021 erano 223), viene inoltre sottolineato, hanno svolto “un’intensa attività di supporto per l’area amministrativa, con più di 2.700 indagini relative a infortuni mortali, gravi, in itinere e a malattie professionali, anche allo scopo di agevolare la tempestiva presa in carico dei superstiti da parte dei funzionari socio-educativi”.
A fine 2022 quasi 633 mila rendite per infortuni. In calo del 2,9% rispetto all’anno precedente
Al 31 dicembre 2022 all’Inail si registrano 632.892 rendite in gestione per inabilità permanente e ai superstiti, in calo del 2,9% rispetto all’anno precedente. Le rendite di nuova costituzione sono circa 16.700. Lo indica l’Istituto nella relazione annuale. Nel 2022 l’Inail ha fornito circa 7,3 milioni di prestazioni sanitarie per infortuni e malattie professionali, mentre le prestazioni per “prime cure” effettuate presso i 128 ambulatori dell’Istituto sono state più di 521mila.
INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI: I DATI DEL 2022 RELAZIONE ANNUALE INAIL 2022
INFOGRAFICHE APPENDICE STATISTICA
“Ho seguito in streaming per motivi di lavoro – dice il Presidente di Ebiten Liguria Domenico Daniele Geria – l’illustrazione del Commissario straordinario Fabrizio D’Ascenzo al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Calderone, dei dati sull’andamento di infortuni e malattie professionali, le attività realizzate sui fronti della ricerca, della prevenzione, della riabilitazione e degli investimenti, i risultati economici e gli obiettivi prioritari per affrontare le sfide del futuro. Ciononostante – continua Geria – siamo ancora lontani dalla risoluzione delle mancanze e dei tanti problemi che causano ogni tipo di infortunio, ma chiaramente ognuno di noi può iniziare a fare o continuare a fare qualcosa per contribuire ad invertire rotta”.
“Nel nostro Paese il MLPS ha lanciato una serie di iniziative per promuovere la sicurezza sul lavoro, tra cui il progetto ‘Lavoro Sicuro’. Questo progetto ha l’obiettivo di ridurre gli infortuni sul lavoro attraverso una serie di misure, tra cui la formazione dei lavoratori, l’informazione e la sensibilizzazione delle aziende e l’implementazione di procedure di sicurezza. Noi come Ebiten Liguria siamo impegnati sulla prevenzione degli infortuni fin dalla nostra costituzione ed anche prendendo esempio dal Ministero del Lavoro stiamo dando vita ad un progetto, in itinere, che coinvolge le micro e piccole imprese del settore terziario, realizzato in collaborazione con Inail Direzione regionale Liguria e finalizzato a individuare e definire tutte quelle azioni corrette da adottare per migliorare le procedure interne aziendali garantendo salute e sicurezza per i dipendenti che vi lavorano. Una delle fasi di promozione del progetto ha previsto una selezione fino a 150 aziende del settore turistico e l’individuazione di quaranta aziende campione”.
“Vorrei ricordare come progetti ad hoc per evitare gli infortuni sul lavoro sono studiati per affrontare specifiche aree di rischio, contribuendo a migliorare la sicurezza complessiva. Gli infortuni sul lavoro possono essere, inoltre, – spiega Domenico Daniele Geria – costosi per le aziende, sia in termini di costi diretti come le spese mediche e legali, che indiretti come la perdita di produttività. Progetti come il nostro possono aiutare a ridurre questi costi, migliorando la sicurezza sul lavoro e riducendo il numero di infortuni. Tra l’altro, lato lavoratori, abbiamo registrato che quest’ultimi se si sentono al sicuro sono più propensi a essere soddisfatti del proprio lavoro ed a rimanere in azienda”.
“Tornando alla relazione annuale Inail recentemente illustrata da D’Ascenzo, ritengo rappresenti concretamente lo stato delle cose sul tema ed allo stesso tempo una bussola per orientare le nostre prossime azioni di prevenzione. Sono certo la sapranno utilizzare bene anche tutti coloro che, come noi, si impegnano per migliorare il nostro Paese sottraendo morti e dando sempre più valore e certezza di sicurezza al lavoro”, conclude il Presidente Domenico Daniele Geria.