A maggio e giugno torna a crescere il settore terziario in Italia e nell’Eurozona, dando inizio a un forte recupero che probabilmente rimarrà costante durante tutta l’estate. Secondo Ihs Markit, l’indice Pmi della produzione composita della zona euro sale a 57,1 punti dai 53,8 di aprile e sopra gli attesi 56,9 punti.
A spingere la ripresa è il settore servizi, che balza dai 50,5 di aprile a 55,2 punti, ben al di sopra della soglia dei 50 punti che separa le fasi di espansione da quelle di contrazione dell’economia. In Italia il settore terziario, alimentato dal più forte rialzo dei nuovi ordini in più di tre anni, è tornato in espansione con l’attività economica in aumento per la prima volta in quasi un anno e al tasso più rapido da marzo 2019.Tornando alla zona euro, il mese di maggio non ha soltanto indicato il terzo mese consecutivo di espansione della produzione composita, ma anche il migliore incremento avutosi da febbraio 2018. E proprio grazie alla notevole accelerazione della crescita dell’attività terziaria.
La produzione manifatturiera, seppur registrando la più lenta crescita degli ultimi tre mesi, ha continuato ad aumentare ad un tasso maggiore del terziario. Il comparto di produzione di beni strumentali è quello che mostra le prospettive migliori. La fiducia degli imprenditori manifatturieri in maggio è salita ai massimi dall’autunno del 2017, sostenuta da una ripresa della domanda che, stando alla rilevazione, è più rapida di quanto previsto. Il mese di maggio non ha soltanto indicato il terzo mese consecutivo di espansione, ma anche il migliore incremento avutosi da febbraio 2018. Tale rialzo dell’indice è principalmente dovuto alla notevole accelerazione della crescita dell’attività terziaria. I dati di maggio e giugno hanno indicato il secondo aumento mensile consecutivo del settore dei servizi, il migliore in quasi tre anni (il Pmi servizi è salito a 55,2 punti dai 50,5 di aprile). Ciononostante, la produzione manifatturiera, seppur registrando la più lenta crescita degli ultimi tre mesi, ha continuato ad aumentare ad un tasso maggiore del terziario.
Produzione sostenuta da una ripresa della domanda che, stando alla rilevazione, è più rapida di quanto previsto: a fronte di un netto miglioramento di giudizi e attese su produzione e ordini, l’ISTAT ha rilevato, infatti, un veloce decumulo delle scorte di magazzino. La loro ricostituzione darà un contributo importante alla dinamica dell’attività industriale nei prossimi mesi. Inoltre, l’aumento della domanda sta generando pressioni sulla capacità produttiva (il grado di utilizzo degli impianti è ancora di circa due punti inferiore ai livelli pre-covid) e ciò preannuncia un’espansione della forza lavoro. Secondo l’indagine IHS-Markit sul manifatturiero, l’indicatore relativo al livello occupazionale ha raggiunto il record storico. Aumento della produzione e degli ordini, soprattutto esteri, hanno spinto l’indice PMI manifatturiero ai livelli massimi da quando è stata avviata l’indagine.
A maggio e giugno dunque, l’ampio settore terziario dell’eurozona è ritornato a crescere, dando inizio ad un forte recupero che probabilmente rimarrà costante durante tutta l’estate, le aziende che rispondono all’indagine hanno riportato la più forte ripresa della domanda dall’inizio del 2018, con la fiducia in aumento per l’allentamento delle restrizioni e per l’avanzamento della campagna di vaccinazione. Secondo gli esperti la ripresa del settore terziario potrebbe favorire anche una crescita importante del Pil del secondo trimestre segnando punti eccezionali nelle commesse, ma a preoccupare sono i vincoli sulla capacità operativa, sia in termini di carenza di materiale presso i fornitori che di difficoltà ad assumere personale per far fronte al recente rialzo improvviso della domanda che potrebbe portare a un’impennata sui prezzi.