di Rogero Fiorentino
La bilateralità sta vivendo una fase di profonda trasformazione, adattandosi alle nuove sfide del mondo del lavoro. In un contesto globale caratterizzato da incertezze economiche e rapide evoluzioni digitali, il modello bilaterale tra organizzazioni sindacali e datori di lavoro si conferma uno strumento cruciale per affrontare le difficoltà e rispondere alle esigenze dei lavoratori.
In particolare, durante periodi di crisi economica, come quelli derivanti dalla pandemia o dalle turbolenze geopolitiche, la bilateralità ha dimostrato la sua capacità di essere una risorsa fondamentale per promuovere anche il dialogo tra le parti sociali. In queste circostanze, i contratti collettivi e gli accordi bilaterali non solo stabilizzano il rapporto di lavoro, ma garantiscono che i diritti dei lavoratori siano protetti e che le imprese possano rispondere in maniera agile e responsabile agli imprevisti. L’avvento delle nuove tecnologie e la digitalizzazione hanno portato inoltre una ridefinizione delle dinamiche lavorative, aprendo nuove possibilità per la cooperazione tra OO.SS. e datori di lavoro. L’introduzione del lavoro agile, la gestione delle piattaforme digitali e l’utilizzo dei dati possono arricchire il dialogo bilaterale, permettendo una maggiore personalizzazione delle politiche lavorative e una gestione più efficace delle risorse.
In questo contesto, la bilateralità non si limita solo a negoziare condizioni economiche, ma diventa anche un punto di riferimento per affrontare temi cruciali come la sostenibilità ambientale e l’inclusività. Le parti sociali possono, infatti, collaborare per sviluppare politiche di welfare che rispondano alle nuove sfide, come il benessere mentale e fisico dei lavoratori, l’equilibrio tra vita privata e lavoro, e le pari opportunità per tutti.
Il modello bilaterale, quindi, si estende anche a queste tematiche, diventando strumento per costruire un lavoro più equo e responsabile. Un esempio interessante di come la bilateralità possa evolvere è il sostegno alle piccole e medie imprese, che sono spesso più vulnerabili alle fluttuazioni del mercato. In queste realtà, gli accordi bilaterali possono svolgere un ruolo fondamentale nel promuovere una gestione più sana e una maggiore attenzione ai diritti dei lavoratori, anche quando le risorse sono limitate.
La bilateralità si sta adattando alle esigenze di un mondo del lavoro che cambia velocemente? Sicuramente. Grazie alla sua capacità di rispondere alle sfide moderne, dalla digitalizzazione alla sostenibilità, la bilateralità continua a essere un pilastro fondamentale per costruire relazioni di lavoro più equilibrate e inclusive e per affrontare insieme le sfide economiche e sociali del nostro tempo.