Il ministro del Lavoro, Marina Calderone, in una intervista al “Sole 24 Ore” dell’edizione di oggi, spiega quale contributo può dare il welfare aziendale, che Ebiten Liguria si sente di riproporre: “Quello del welfare aziendale è un tema centrale dopo una pandemia che ci ha portato momenti di criticità, ma ha anche fornito stimoli importanti su come accompagnare la transizione con la revisione dei modelli organizzativi. Sulle politiche del lavoro, finora, è stata fatta una serie di interventi nella legge di Bilancio, in un momento non facile in cui si deve guardare all’equilibrio dei conti. Bisogna, in particolare, lavorare sulla buona contrattazione di secondo livello”.
La pandemia ha lasciato il segno: “E’ cambiato l’approccio delle persone alla dimensione lavorativa, che diventa parte di un percorso di vita intrecciato con quello degli affetti. I giovani lavoratori, in particolare, cercano sicurezze legate non solo all’aspetto retributivo. Si guarda di più anche al welfare allargato e alla conciliazione vita lavoro”. Ci sono novità in arrivo sul reddito di cittadinanza: “Ci saranno percorsi differenziati: assistenza per chi si trova in situazione di difficoltà; attenzione alla platea degli occupabili, per i quali la legge di Bilancio prevede la cessazione del reddito dopo sette mesi di percezione usufruibili entro la fine dell’anno. Quindi, si tratta di una platea mobile”.
“L’obiettivo strategico – continua il ministro – è l’inclusione attiva, in modo che le persone vengano prese in carico prima di arrivare al sussidio. Ci sono 600 mila lavoratori mai presi in carico dai servizi per l’impiego e che invece avrebbero dovuto essere soggetti a un percorso di valutazione che li avvii all’assistenza o all’accompagnamento al lavoro. La scommessa è rimettere in gioco una platea significativa di lavoratori nel momento in cui le aziende fanno fatica a reperirli”.
Altro argomento spinoso è la riforma delle pensioni: “Premetto che la strada non è quella di mettere in difficoltà i conti pubblici. Si tratta di creare una coerenza tra gestioni che spesso non si parlano, con la premessa che sarà sempre più complicato un equilibrio tra lavoratori e pensionati e tra versamenti individuali ed elementi retributivi. Per arrivare a pensioni dignitose dobbiamo spingere sempre di più anche sulla previdenza complementare”, ha concluso Calderone.