Le misure in favore delle micro, piccole e medie imprese per gli investimenti sostenibili e delle imprese femminili
A partire da maggio, sono disponibili diverse misure finalizzate a sostenere sia le piccole e medie imprese (PMI), sia le imprese femminili. Per quanto riguarda le micro, piccole e medie imprese sarà possibile presentare domande dirette ad ottenere le agevolazioni per il sostegno ad investimenti innovativi e sostenibili volti a favorire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa.
La misura è prevista con riferimento a programmi di investimento conformi ai vigenti principi di tutela ambientale e ad elevato contenuto tecnologico, coerenti con il piano Transizione 4.0, con priorità per quelli in grado di offrire un particolare contributo agli obiettivi di sostenibilità definiti dall’Unione Europea e per quelli destinati a favorire la transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare o a migliorare la sostenibilità energetica dell’impresa.
Si ricorda che per “Investimenti sostenibili 4.0” si intende un regime di aiuto per il sostegno, sull’intero territorio nazionale, di nuovi investimenti imprenditoriali innovativi e sostenibili con l’obiettivo di favorire la trasformazione
tecnologica e digitale dell’impresa e superare la contrazione indotta dall’emergenza epidemiologica, orientando la ripresa degli investimenti verso ambiti strategici.
In particolare, i programmi di investimento devono: prevedere l’utilizzo delle tecnologie abilitanti relative al piano Transizione 4.0. e l’ammontare di tali spese deve risultare preponderante rispetto al totale dei costi ammissibili del programma; essere diretti all’ampliamento della capacità di diversificazione della produzione, funzionale a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento del processo di produzione di un’unità produttiva esistente oppure alla realizzazione di una nuova unità produttiva; essere realizzati presso un’unità produttiva localizzata nel territorio nazionale; rispettare le soglie di importo delle spese ammissibili.
In ogni caso, tali programmi di investimento devono essere finalizzati allo svolgimento delle attività manifatturiere e delle attività di servizi alle imprese. Inoltre, la misura è concessa nella forma del contributo in conto impianti, a copertura di una percentuale nominale massima delle spese ammissibili determinata in funzione del territorio di realizzazione dell’investimento e della dimensione dell’imprese beneficiaria.
In merito agli incentivi alle imprese femminili, sono previsti contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati ai quali accedere tramite il Fondo impresa femminile, volto all’avvio e al rafforzamento di nuove attività per realizzare progetti innovativi nei settori dell’industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, servizi, commercio e turismo. Il Fondo sostiene le imprese femminili di qualsiasi dimensione, già costituite o di nuova costituzione, con sede in tutte le Regioni italiane; anche le persone fisiche possono presentare domanda, con l’impegno di costituire una nuova impresa entro 60 giorni dall’eventuale ammissione al beneficio.
Nello specifico, la misura si rivolge a 4 tipologie di imprese femminili: cooperative o società di persone il cui numero di donne socie rappresenti almeno il 60% dei componenti la compagine sociale; società di capitali le cui quote di partecipazione spettino in misura non inferiore ai due terzi a donne e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i due terzi da donne; imprese individuali la cui titolare è una donna; lavoratrici autonome.
Infine, va segnalato che la tipologia di agevolazione può concretizzarsi nel riconoscimento di contributi a fondo perduto oppure in una soluzione che prevede in parte la concessione di un contributo a fondo perduto e in parte di un finanziamento a tasso zero, a seconda che si tratti – rispettivamente – della costituzione di una nuova impresa o di impresa costituita da meno di 12 mesi, oppure di un’impresa attiva da almeno 12 mesi (cliclavoro.gov.it).