La Confederazione Generale dei Sindacati autonomi dei Lavoratori, una delle parti costituenti di Ebiten, ne farà parte
Si riunirà presto l’Osservatorio nazionale bilaterale in materia di lavoro agile, costituito con il Decreto Ministeriale numero 57 firmato dal ministro Orlando.
L’Osservatorio dovrà monitorare a livello nazionale:
- i risultati raggiunti attraverso il lavoro agile, anche al fine di favorire lo scambio di informazioni, la diffusione e valorizzazione delle migliori pratiche rilevate nei luoghi di lavoro;
- lo sviluppo della contrattazione collettiva nazionale, aziendale e/o territoriale di regolazione del lavoro agile;
- l’andamento delle linee di indirizzo contenute nel Protocollo nazionale sul lavoro agile del 7 dicembre 2021 e la valutazione di possibili sviluppi e implementazioni con riferimento a eventuali novità normative e alla crescente evoluzione tecnologica e digitale.
L’Osservatorio avrà la durata di un anno (salvo proroga) e svolge le proprie attività anche mediante la costituzione di appositi sottogruppi distinti per aree tematiche e specifici settori.
Il gruppo di lavoro sarà coordinato dal prof. Pasqualino Albi ed è composto dal dr. Romolo De Camillis, Direttore generale dei Rapporti di Lavoro e delle Relazioni Industriali del MLPS e dai rappresentanti, uno ciascuno, delle associazioni datoriali, sindacali e di categoria. Nello specifico della CGIL, CISL, UIL, UGL, CONFSAL, CISAL, USB, CONFINDUSTRIA, CONFAPI, CONFCOMMERCIO, CONFESERCENTI, CONFARTIGIANATO, CNA, CASARTIGIANI, ALLEANZA COOPERATIVE, CONFAGRICOLTURA, COLDIRETTI, CIA, COPAGRI, ABI, ANIA, CONFPROFESSIONI, CONFSERVIZI, FEDERDISTRIBUZIONE, CONFIMI, CONFETRA ed UNIMPRESA.
“Lo sviluppo del lavoro agile – ha commentato Domenico Daniele Geria – è entrato a pieno titolo nel mondo del lavoro e delle imprese come un elemento sempre più ordinario, ormai praticamente strutturale. D’altro canto si è capito che costituisce il benessere dell’individuo e del professionista, bene dunque che il nostro Paese si sia dotato di uno osservatorio in tal senso e che può guardare, esaminandoli, anche a fenomeni moderni come quello delle “grandi dimissioni”, il licenziamento di massa spontaneo che si è verificato a partire da luglio 2021, od al fenomeno del burn out, l’esaurimento da lavoro, ed alla volontà di ricercare un miglioramento della propria qualità di vita”, conclude il dirigente sindacale e presidente di Ebiten Liguria Geria.