Ricostituito in Regione Liguria il Comitato regionale di coordinamento, previsto dall’art.7 del d.lgs. 81/2008. Si tratta di un organismo preposto alla programmazione coordinata delle pianificazioni regionali in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro.
Presente anche la Confsal con i suoi componenti
Si è aperta ieri con una riunione presso la sede di Regione Liguria il tavolo di concertazione sul tema della sicurezza sui luoghi di lavoro, alla presenza del presidente e assessore alla Sanità Giovanni Toti, del prefetto Renato Franceschelli, del Dirigente Francesco Quaglia, dei rappresentanti dei sindacati confederali liguri, con la Confsal in prima linea, delle Autorità di sistema portuale del Mar ligure occidentale e orientale, di Anci, Confindustria e di tutti gli enti (Inail, Inps, Ispettorato territoriale del lavoro) e associazioni di categoria coinvolte sul tema, oltre che dei tecnici del Dipartimento salute (settore Tutela della salute negli ambienti di vita e di lavoro), della Direzione generale territorio e delle Asl (con i referenti dei servizi Psal).
Obiettivo del tavolo avviare un confronto serrato, anche attraverso tavoli tematici, in vista dell’approvazione, entro la fine del 2021, del Piano regionale di Prevenzione 2020-2025, nell’ambito del Piano nazionale emanato lo scorso anno che ha introdotto come priorità il contrasto alle diseguaglianze sociali e geografiche che possono costituire un fattore di rischio per la sicurezza o la salute delle persone. Per la Confsal “affinchè questi tavoli funzionino devono tralasciare quell’autoreferenzialità che a poco porta, ma essere votati a fare quella sintesi ‘di forze’ per un fine comune che ogni componente con il proprio ruolo – e ciò che rappresenta – può mettere in campo. Dunque, vista anche l’importanza della materia, in logica inclusiva e non ‘ad excludendum'”.
Tra i punti cardine del Piano regionale, elaborato dal Dipartimento salute di Regione Liguria in collaborazione con Alisa e le Asl, il tema della prevenzione oltre che della sorveglianza sui luoghi di lavoro, con la definizione e condivisione di buone prassi. Sono previsti focus sull’edilizia, l’agricoltura, sulla prevenzione del rischio cancerogeno professionale, sulle patologie professionali dell’apparato muscolo scheletrico e sul rischio stress correlato al lavoro. Tra i fattori chiave per l’attuazione dei piani di prevenzione è stato indicato il coinvolgimento delle aziende, anche delle piccole imprese. È prevista anche un’azione specifica legata alla formazione del personale degli organi di vigilanza, di figure professionali e aziendali e degli operatori dei settori coinvolti, per diffondere la cultura della prevenzione e della sicurezza sui luoghi di lavoro.
Ebiten porterà le proprie proposte ai tavoli deputati così come già sta facendo presso l’Inail ligure e nazionale.